Leggo su geeksquare (ma sì, tanto la mia geekaggine ormai la conoscete) che Kindle aspira a diventare l’iPod dei libri.
Speriamo di no.
Sì, è vero che sono un’accanita sostenitrice degli ebook, anche a uso scolastico, ma sono ancora più accanita quando si parla di libertà di utilizzo.
I formati proprietari non sono solo una limitazione immediata, sull’oggetto, ma sono quelli che consentono la grandissima limitazione di scelta e di libertà che comporta un monopolio.
Rispolvero dunque un vecchio post anatema di Faraona “kindle, no grazie“, che già mesi fa, in epoca non sospetta, l’aveva spiegato.
Lettori e-book e formati proprietari.
luglio 23, 2008 di gattopazzo
Un problema abbastanza diffuso.
Se da una parte è utile preservare i diritti aziendali, dall’altra si limit la diffusione del mezzo…
Direi un problema molto diffuso e, visto che ti occupi anche di accessibilità, potresti leggere questo post che dimostra che i diritti aziendali si possono preservare anche in molti altri modi: la questione dei formati e dei DRM è molto discussa in questi giorni (al bookcamp, ad esempio).
Ma davvero i vostri clienti offrono sevizie via web?
(E con questo commento magari ti mando delle visite, ma tu correggi la home :D)
RIguardo i formati proprietari e la salvaguardia dei diritti beh c’è tanto da dire… ma non credo sia il caso. Ci sarebbe da discutere sull’usabilità di supporti proprietari dove si è votati alal fedeltà, al dispetto del Web dove la concorrenza è “only a click away”.
di fatto non vedo una strettissima connessione tra diritti d’autore ed accessibilità come tu dici (“visto che ti occupi anche di accessibilità, potresti leggere questo post che dimostra che i diritti aziendali si possono preservare anche in molti altri modi”), immagino mi sfugga qualcosa ;)
riguardo latua domanda “Ma davvero i vostri clienti offrono sevizie via web?”, mi sfugge il senso… potresti chiarire?
Riguardo gli errori nella home… di cosa parli?
riguardo gli eventuali visitatori che potresti mandarim beh.. puoi cancellare il post se lo ritieni unicamente posto allo scoppo di accalappiare visitatori, semplice no? :)
Per qualsiasi altra delucidazione sono a completa disposizione ;)
no no, non ho pensato questo :) dicevo che le “sevizie” avrebbero potuto incuriosire qualcuno :)
mi riferivo a un refuso da correggere che c’è nella home dei tuo sito (non del blog, il sito), alla voce “valutazione” – ho la sindrome della profia.
tornando alla questione diritti/accessibilità.
il legame tra le due cose sta, rozzamente, in questi termini: se le case editrici, temendo che gli ebook possano essere piratati e fare il giro del mondo senza controllo, tenderanno a privilegiare formati proprietari (amazon) e ad usare i DRM, i file non saranno accessibili, sia nel semplice senso di libero accesso, sia per quanto riguarda l’accessibilità alle tecnologie assistive.
se si trova un modo alternativo per salvaguardare il diritto d’autore – come, nel caso che ti ho segnalato, una licenza collettiva – l’editore non ha più bisogno di scegliere particolari formati, o di applicare particolari restrizioni, ma può distribuire i testi in qualsiasi formato aperto e può, dunque, liberamente applicare anche quelle regole che rendono accessibile un file anche alle tecnologie assistive.
Ti ringrazio per avermi segnalato il refuso sull ahome page ;) ho provveduto a correggerlo immediatamente!
Riguardo il legame tra diritti di autore ed accessibilità, ho capito bene il tuo punto di vista.
Nonostante io condivida a pieno la tipologia di licenza collettiva da te indicata, penso che l’accessibilità possa essere applicata anche a formati proprietari, basta solo inserirlo nelel linee guida di progettazione, che sia un formato pubblico o proprietario (è solo questione di linee guida del progetto).
Che poi sia un bene diffondere gratuitamente certi formati (un bene in tutti i sensi), quindi rendere interoperabili taluni dispositivi, beh questa è una tesi che sposo pienamente.