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Non dimentichiamo…

NON DIMENTICHIAMO GLI OPERAI DELLA PANSAC

È stato arrestato Alaa Abd Fattah, attivista contro il regime di Hosni Mubarak e uno dei blogger più famosi d’Egitto, autore con la moglie Manal Hussein di un seguitissimo diario on-line. L’accusa è di “incitazione alla violenza”. Abdel Fattah nei suoi ultimi post aveva puntato il dito contro i militari che guidano la transizione in Egitto per gli incidenti accaduti nei pressi della televisione pubblica, durante i quali hanno perso la vita nove persone e più di cento sono rimaste ferite. Il blogger aveva chiaramente parlato di “uso sproporzionato della forza” da parte dei militari, accusandoli di “perpetrare violenze indicibili sulla popolazione civile, a sangue freddo”. Alaa proviene da una famiglia di attivisti per i diritti umani ed era già stato incarcerato in passato dall’ex-regime spazzato via dalla rivoluzione di febbraio.

Ma non pensiamo che qui le cose siano così tanto diverse.
Risulta infatti che nel periodo da gennaio a giugno, gli Stati Uniti hanno chiesto informazioni riguardo a undicimila utenti di Google; più o meno le stesse richieste sono state inoltrate dagli altri 25 Paesi del mondo industrializzato. Arrivando direttamente all’Italia scopriamo che il governo ha preteso la rimozione di 36 video. La richiesta è stata soddisfatta in 31 casi. Ottanta contenuti sono stati rimossi, dei quali la maggior parte per diffamazione (16) e violenza (18) su YouTube, e per diffamazione da blogger (18). Le richieste di dati personali sono invece state 934, accolte nel 64 percento dei casi. (fonte: Peacereporter)

Le attività per i bambini, per i ragazzi e per gli adulti, il coinvolgimento delle scuole, l’attenzione alle minoranze linguistiche e alle disabilità. Questi gli ingredienti di una ricetta che, in una manciata di anni, ha portato la Biblioteca comunale di Formigine a raddoppiare gli utenti attivi e a triplicare i prestiti.
I miei complimenti al prof. Mario Agati, Assessore alla cultura.
Segnalo anche che per festeggiare il decennale della riapertura della biblioteca è stata programmata una rassegna “Spazi Eletti”, e chi può non si perda l’incontro con Giulio Blasi “Leggere al tempo dell’ipad” previsto per le 21 del 10 maggio :)

Da che parte state?

“L’impressione è sempre più che per questa “opposizione” la scuola non sia una priorità politico-culturale. La conferma ci viene anche dagli enti locali, che con il loro disinteresse irresponsabile e cinico, con il loro silenzio colpevole stanno delegittimando una lotta che con fatica molti di noi hanno portato avanti.

Da che parte state? chiede la Boscaino alla maggioranza delle istituzioni governate dal centrosinistra.
Ma chiede anche:
-Quale occasione migliore per ribadire le prerogative delle regioni, troppo spesso scavalcate dal ministro?
-È vero che la deriva regionalista è uno dei pericoli maggiori che minaccia oggi la scuola e che bisogna combatterla?
-ma da dove partire, se non dalla legge, per affermare la certezza del diritto?
-Di cosa devono farsi portavoce gli enti locali se non di un interesse generale collettivo contro una politica di tagli che, dequalificando l’istruzione, colpisce vite e diritti?

Leggere e diffondere con urgenza questo articolo di Marina Boscaino —> LEGGI QUI

Agire subito.

Il collegio dei docenti del Liceo “Anco Marzio” ha sospeso, con delibera in data 24 maggio, la decisione in merito all’adozione dei libri di testo per tutte le classe e ha pubblicato un documento nel quale, esprimendo parere negativo per l’istituzione di cattedre con orario superiore alle 18 ore, chiede alla direzione provinciale e regionale il rispetto della normativa.

82 docenti del Liceo hanno quindi firmato la richiesta di un incontro urgente con il direttore dell’USR Lazio, e con il dirigente dell’USP di Roma.

QUI la delibera sulle adozioni (pdf)
QUI quella sulle 18 ore (pdf)

ebookreader italia e currenti calamo segnalano un nuovo appuntamento, dopo il barcamp sugli ebook di Rimini e quello sugli ebook per la scuola di Fosdinovo, per il mondo dell’editoria digitale. Ci (ri)vedremo a settembre quindi, al castello Malaspina, per ben due barcamp (la seconda edizione del BookCamp e la seconda dello SchoolBookCamp).  E per molto di più:

“Giunti al secondo appuntamento, i due Barcamp si arricchiscono di tavole rotonde, seminari di formazione (eBookLife – eBookTab), e di spazi espositivi (eBookShow) proponendosi di diventare un appuntamento annuale per far luce, attraverso il confronto tra studiosi, appassionati, operatori del settore, professionisti, docenti e istituzioni, sullo stato dell’arte dell’editoria digitale.” [il resto QUI]

L’eBookFest è senza dubbio un appuntamento da non mancare per quanti lavorano nel campo dell’editoria a stampa e per chi già sta innovando nel settore del libro elettronico e dell’editoria digitale. Infatti, il paradigma ebook è ancora tutto da definire e queste giornate a Fosdinovo, per spessore culturale già sperimentato nel raduno dello scorso anno, possono offrire un raro momento di confronto tra professionisti.  [il resto QUI ]

Il sito dell’eBookFest QUI


Grande Vauro!

130.000 posti di lavoro falciati via.
Ma non sono dipendenti “Alitalia” o “Fiat”, hanno la sfiga di non avere nessun cappello, nessun marchio sulla testa: lavorano per lo stato e hanno mediamente 39 anni.
Eppure nessuna azienda dovrebbe destare l’interesse del pubblico più di questa, più della scuola: chi non ha figli o nipoti a scuola? solo chi la scuola la frequenta. Interessa tutti quindi. Come si è potuti arrivare a questo? E perché? E cosa comporta tutto questo per chi è (o sarà) “cliente” della scuola?
Leggere QUI.

Una foto da sentire

donna sul tetto di una casa, all'imbrunire, che urla
Il World Press Photo, uno dei piu’ prestigiosi riconoscimenti internazionali, è stato vinto da un fotografo freelance italiano, Pietro Masturzo, con una foto che “racconta l’inizio di qualcosa, l’inizio di una storia”, hanno commentato i giudici.
L’immagine, dai toni scuri, scattata all’imbrunire, rappresenta una donna che urla da un tetto di Teheran durante le proteste di giugno. Io la trovo stupenda, è una foto da ascoltare, se lo fate con attenzione potete sentire anche l’eco.

Chi ama chi?

noiNO

Se pensate che il cielo azzurro, il tricolore e questo paese siano anche un pochino nostri… condividete :)
In risposta a:
noi_amiamo_silvio

via currenti calamo

la vignetta ritrae sacconi che dice: siate patriotti, la vostra ignoranza è il sale della nostra democrazia. (patriotti appositamente con due t)

Libertà di lavorare?
Titola Maurizio Chatel:

Gli studenti italiani “potranno” lasciare la scuola dell’obbligo a quindici anni per seguire un corso di formazione professionale, magari come camerieri o telefonisti di call-center. Questa la nuova idea di scuola emersa dalla fucina del centrodestra…

E mica siamo scuole…
Risponde Maria Grazia Fiore (le rubo l’immagine del post):

Del resto, come dar loro torto? Ti fanno il piacere di farli lavorare gratis invece di lasciarli a bighellonare in giro e non si pretenderà certo di far fare loro ciò che la scuola ha rinunciato a fare.

Dove eravate voi?
Chiede Marina Boscaino:

Dove eravate voi, politici e media, che vi state tanto indignando… […]
Un anno di apprendistato corrisponde a un anno di istruzione. I figli di un dio minore hanno – con la complicità della disattenzione, del silenzio, dell’omertà – il proprio destino tracciato.

La presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione degli alunni». Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo accogliendo il ricorso presentato da una cittadina italiana. Il giudice Nicola Lettieri, che difende l’Italia davanti alla Corte di Strasburgo, ha reso noto che il governo italiano ricorrerà contro la sentenza.
Fonte.

Però la Gelmini dice: «È un simbolo della nostra tradizione».

Poco male Maria Stella, ne abbiamo tante di tradizioni, e tanti simboli… e poi siamo un popolo di artisti, qualcosa troveremo per decorare le fatiscenti mura no?

Per esempio una tradizionalissima pizza. Esportata più del crocefisso credo.

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No, non è serio? Ah, dici che ci vuole il consenso popolare per certe riforme? Populista anche… bene, eccoti un’altra opzione, questa piacerà sicuramente a tantissimi italiani e ti farà diventare primo ministro, sicuro.
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Ah, dici che hai dei problemi con la lega… loro non ne vogliono sapere di toglierlo?
Mmmm… prova a dire che ogni ufficio scolastico provinciale può scegliersi il suo tradizionalissimo simbolo, che so, per i bergamaschi un bell’arlecchino
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e a Napoli un bel pulcinella, che ai bambini piacciono tanto (ma forse preferiscono la pizza eh).
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Anche se ti dirò, secondo me, per come sta messa la scuola adesso… un bel simbolo del quale si sente il bisogno (perché anche questo è importante no? un simbolo che dia speranza) è un bel cornetto portafortuna.

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E la tradizione è rispettata.

Osserviamo insieme?

Più volte su questo blog ho lanciato strali contro qualche giornalista,ma sono felice ora di segnalarne invece una da seguire. Una (bella) autorevole voce si aggiunge al coro dei resistenti.
Marina Boscaino nel suo nuovo blog propone di “osservare insieme“:

Proprio per la mia duplice esperienza – di insegnante e di pubblicista che si è occupata esclusivamente di politiche scolastiche – mi piacerebbe che questo spazio rappresentasse un ossrvatorio dal quale segnalare il modo in cui i media riflettono (sul)la scuola. Si tratta di un punto di vista interessante, se solo si pensa all’influenza che quella rappresentazione ha sulla percezione e sulla coscienza che la collettività ha del nostro sistema di istruzione e delle politiche che coloro che ci governano individuano ed applicano.

[…]Anche Ignazio Marino è convinto che non ci siano scissioni alla porta. E sottolinea: «Queste divisioni tra l’area cattolica, alla quale fanno riferimento tra gli altri Fioroni e Franco Marini, e la cosiddetta matrice comunista le ritrovo più tra questi 16-18 capi corrente che all’interno del partito. Bisogna lavorare per un partito unito e laico e non arrivare a parlare di scissioni»

Ammetto che il mio campione non sia numericamente significativo, ma in effetti tutti quelli che conosco io appartengono alla cosiddetta “matrice comunista”. Un paio di cattolici ci sono pure, ma non fanno certo riferimento a Fioroni o Marini: cattolici sì, ma calabrache è un’altra roba.
In definitiva quello che dice Ignazio Marino è condivisibile fino ad un certo punto: io direi che la divisione fra area cattolica e area a matrice comunista (due definizioni un po’ imbecilli, secondo me) che c’è fra i capi corrente, non corrisponde alla stessa divisione (ammesso che esista come tale) che si profila all’interno del partito. Non è questione di maggiore o minore spaccatura, è proprio la mancanza di corrispondenza. Da qui la costante e ormai epocale sensazione della sinistra vera (noi mangiacreature, per intenderci) di non avere rappresentanza.
E che sono anni che dobbiamo turarci il naso, e inutilmente, comunque vada.

Sicuri che non si debba parlare di scissioni? Qualche dubbio io l’avrei.

Decadentismo…

decadentismo

Dalla Smemo2010 di mio figlio :)